APLASIA DELLA CUTE DEI NEONATI  

a cura del Dott. Gaetano Scanni, dermatologo (Bari)

Parole chiavi: Aplasia cutis congenita

 

Alla nascita la pelle è completamente sviluppata e ricopre regolarmente tutto il corpo.

In alcuni bambini questo processo può essere disturbato all’interno del grembo materno con la conseguenza che in alcune parti (la testa per esempio) al posto della pelle e dei capelli si trova una piccola ulcera. La visita dermatologica riconosce facilmente il problema che può essere scambiato per un traumatismo accidentale durante il parto.

Sebbene possa esserci un’estensione e profondità variabile questa ulcera è destinata a guarire anche se purtroppo con una restituzione solo della funzione. Vuol dire che la ferita si chiude ma la pelle nuova che si forma è più sottile (atrofica) e per sempre senza capelli.  Altre tipologie di aplasie e di riparazione sono descritte ma per queste variabili si rimanda ad un approfondimento con il dermatologo.

La domanda che i genitori si pongono è sempre la stessa: che pericolo corre il cervello che sta subito sotto?

Escludendo casi estremi (coinvolgimento della dura o meningi), la protezione del sistema nervoso non è messa in pericolo da questa patologia.  Esistono invece aplasie che si accompagnano a difetti di altri organi o a sindromi su base genetica.

Durante le settimane necessarie alla guarigione è prudente instaurare una terapia locale per impedire eventuali infezioni  facendo attenzione a non sottoporre la zona a traumatismi.

Il danno estetico invece va affrontato solo in età successiva quando caso per caso si valuterà se il vuoto di capelli incide realmente sulle relazioni sociali o sul vissuto personale. La soluzione è chirurgica e senza rischi. 

 

Aplasia irregolare subito dopo il parto Aplasia rotonda
 Aplasia qualche giorno dopo la nascita Aplasia dopo 20 giorni dalla nascita
Riparazione con cute atrofica Esame dermoscopico: mancano i follicoli piliferi

 

 

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